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Incinta e sola per scelta?

Anna è una bella ragazza di trent’anni e come molte belle ragazze ha sempre aspettato l’uomo giusto ed il momento più magico per avere un bambino.
Ma a questo punto della sua vita ha esclamato un secco “Basta!”
Vuole un figlio Anna, crede di essere già in là con gli anni ma ha paura che questa voglia le si possa ritorcere contro col passare del tempo, quando si troverà nello stesso letto con un uomo che somiglia ogni giorno di più ad un vibratore dalle pile scariche.

Per fortuna la sua famiglia ha capito e per fortuna ci sono delle comunità di supporto psicologico che la accompagneranno passo passo in questo cammino.

Non è mai facile.
Bisogna prima riflettere se optare per un’adozione, un’inseminazione artificiale o andare nel bar più vicino e fare del sesso non protetto.
Il donatore deve restare anonimo? E come dovrò descrivermi? Una mamma single per scelta ? Sarò realmente felice?

Non è vero che si sceglie di restare single. E’ la vita che ti mette in queste circostanze; l’unica scelta consapevole è quella di voler diventare mamma.

E’ dura e si pensa anche a come poter spiegare un giorno al bimbo che ha un padre senza volto.

Ma la cosa più dura è accettare di non avere un partner. Questa è la pillola più amara da mandar giù.

La società non riesce ancora a digerire certe scelte, forse perché ancora troppo maschilista, forse perché sembra una cosa contro natura, preventivata e priva d’amore.

Non è così, chi prende questa decisione ci riesce proprio perché piena d’amore e vuole somatizzarlo nelle fattezze di un bimbo. Riprodursi, rivivere nei nostri figli, è o no questo lo scopo principale della nostra esistenza? E’ o non è l’amore la via maestra da seguire? Allora non vedo il motivo per il quale non si possa avere un figlio se non dopo avere ricevuto il sacramento del matrimonio. Se è vero che per fare un figlio ci vuole amore allora mi stupisco di come molte coppie ne abbiano più di uno.

Chi sono? admin

Dopo il trasferimento del sito da un lido all'altro gli archivi hanno preso vita propria e sotto questo profilo sono stati raggruppati un sacco di articoli a tema eterogeneo. E' una sorta di "profilo comune" o "profilo ignoto" o "di prova". Venitemi a trovare su Salute e Benessere, dove è tutto più organizzato e più professionale.

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5 Commenti

  1. E chissenefrega se il figlio crescerà senza un padre. Questo è puro egoismo.

  2. Ci sono tanti bimbi che crescono senza amore.

    Mettere al mondo un figlio per puro capriccio è egoismo, ma ” crearlo ” per rispondere ad uno stimolo interiore è un’altra cosa.

    Per stimolo interiore intendo quella voce difficile da zittire, quel fuoco impossibile da domare, quell’istinto che possiamo chiamare NATURA.

    Avere un figlio per una donna non è una tappa del proprio percorso di vita ma il sentiero stesso che si sta percorrendo.

  3. Chiamarlo “stimolo interiore” non cambia la sostanza. Troppo comodo dire che è una voce impossibile da zittire. Visto che tanti bimbi crescono senza amore, mettiamone al mondo uno in più per soddisfare lo stimolo interiore. E comunque non basta l’amore per far crescere un essere umano. La vita è fatta anche da rinunce, quando non ci sono le condizioni.

  4. Bisogna annichilirsi di fronte alla ” non compatibilità ” dello stimolo? Ma soprattutto perchè l’ assenza di una figura maschile è incompatibile con l’allevare un figlio? Un padre assente è sempre meglio di uno inesistente?

    Se c’è un istinto indomabile per l’uomo, questo è quello di sopravvivenza. E l’unico modo che un uomo ha di gabbare la morte, di ” sopravvivere ” è tramite i propri figli. In più l’essere donna non può non prescindere il diventare mamma. Ma questa è solo la mia opinione 🙂

    Anzi, forse era della mia opinione anche Bacone che solea dire che i figli aumentano le preoccupazioni della vita, ma mitigano il pensiero della morte.

  5. meno male che non sono figlio tuo!