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Problemi di coppia: Quando si litiga spesso è bene tenere a mente alcune regole costruttive che fortificheranno il rapporto

Credo sia capitato a tutti noi di litigare con il partner fino a pensare: “basta! Non ne posso più, voglio il divorzio!”.

A molti di voi sembrerà che litigare con chi si ama sia la cosa peggiore di tutte, però secondo la psicologa dottoressa Wendy Walsh non tutti i litigi sono distruttivi, alcuni sono addirittura utili.

Secondo la professoressa, il conflitto fa parte naturale di un rapporto intimo. Se dopo il litigio la coppia si riunisce con delle parole di pentimento e perdono, la relazione a volte diventa anche più forte e più intima perchè da quel momento in poi conosceremo i punti deboli e fragili del partner e cercheremo di essere più delicati.

Per capire se un litigio sia distruttivo o viceversa dovete considerare alcune cose.

Pensate sempre alla forza delle parole durante il litigio. Gli psicoterapisti insistono che dobbiamo usare le parole che focalizzano l’attenzione sulle nostre emozioni e non quelle che accusano. Ma è chiaro che anche i più educati e pazienti di noi ad un certo punto scendono alle frasi che iniziano con “E TU…”. Questo genere di scontro, non indica ancora un litigio distruttivo. Lo è invece quando vengono usate le parolacce, per offendere.

Usare delle parolacce vuol dire che uno dei due partner ha “dimenticato”, nel momento di rabbia, la vera identità del partner e l’ha “sostituita” con uno stereotipo offensivo. Il male sta nel fatto che appena la mente crea questa nuova immagine, essa rimane nella testa ed è difficile levarla. Per esempio se chiamate una persona “fallito” per offendere più volte, state programmando il vostro cervello a pensare che lo sia veramente.

Consiglio: cercate di controllare il linguaggio. E’ sempre una persona a cui volete bene anche se avete voglia di ucciderla in un momento di rabbia. Se dite qualcosa di brutto ve ne pentirete non appena finisce tutto. Cercate sempre di spiegare tranquillamente come la pensate, avendo cura di ascoltare anche il partner.

Un’altra cosa da considerare è la distribuzione del tempo durante un litigio. Se le grida sono piuttosto unilaterali, c’è qualcosa che non va. O un partner passivo è intimidito dalle grida o si è emotivamente ritirato e vi lascia sbattere. Tutt’e due le cose significano che la battaglia non è onesta.

Consiglio: se siete intimiditi dalle grida dovete capire che una persona alza la voce nel momento in cui si sente disperata. Pensa di non essere ascoltata e capita. Stare in silenzio non aiuterà perchè griderà ancora più forte, cominciando anche a distruggere tutto nei casi estremi. Parlate tranquillamente con la voce bassa (alzare la voce per rispondere è un errore grave!) senza atteggiamenti freddi, però. Fate capire che state ad ascoltare, che avete voglia di capire e che non siete distaccati. Ritirarsi dallo scontro è sbagliato se volete avere un rapporto armonioso. Magari dopo qualche ora o giorno il partner si potrebbe calmare, ma l’offesa non sparirà mai e rimarrà sempre dentro come una bomba pronta a scoppiare. Finché un giorno, catalizzato da una situazione del tutto insignificante, il partner scoppia con una rabbia interiore incredibile ricordandovi tutte le offese precedenti e rincarando la dose.

Ma la cosa che determina di più se un litigio sia stato costruttivo o distruttivo è la riparazione della situazione dopo la tempesta. Ci sono dei modi diversi per ogni coppia di tornare alla pace dopo che si è chiarito tutto. Lettera di scuse, fiori, sesso… L’importante è ricordare che l’amore ed il rispetto possono sempre tornare!

Un segno molto pericoloso invece è il trattare in maniera fredda la persona dopo un litigio: non parlare per giorni, evitare, buttare lì sulla tavola piccoli commenti caustici durante conversazioni di tutt’altro tema, essere passivi/aggressivi e peggio di tutto litigare di nuovo, tirando in ballo i litigi precedenti e dicendo qualcosa del tipo – “ti ricordi quando tu…”.

Consiglio: se assumete un atteggiamento del genere vuol dire che non avete ancora perdonato il vostro partner. Pensate a cosa provate dentro e parlatene. Ma per il futuro ricordatevi che è meglio farlo subito. Non chiudetevi in voi stessi. Lasciare perdere è un grande errore. Tormenterete il partner e finirà con lui che non cerca più di gettare un ponte.
Se state subendo un comportamento del genere, la soluzione è sempre la stessa – parlatene. Però dovete ascoltare veramente! Può essere che il partner si sia stufato del fatto che voi pensiate di aver sempre ragione e non ascoltiate mai veramente gli altri.

Evitare il conflitto del tutto è quasi impossibile, ma certe cose si possono evitare. Conoscete i punti deboli del vostro partner, siate sensibili e delicati. E’ una persona a cui volete bene, non ricreate delle situazioni in cui potrete ferirla. Non vuol dire però che bisogna subire qualsiasi cosa solo per evitare il conflitto. Se c’è qualcosa che non va, parlatene. Imparate a comunicare in maniera costruttiva.

L’unico modo di evitare gli effetti distruttivi di un litigio è stabilire insieme al partner quelle che sono le regole del litigio. In un momento di pace. Wendy Walsh sottolinea che agli uomini piacciono le regole del gioco. Le ricordano nello sport e convertono il litigio in una sana competizione, più che nella battaglia confusionale che era. Non si chiudono e non scappano dalla discussione. Beh, anche se non sono uomo, trovo le regole del litigio molto costruttive e giuste. Tutto diventa una cosa razionale e meno stressante.

Le regole sono del tutto personali. Dovete stabilire quelle che ritenete giuste, anche se alcune sono proprio universali per esempio:
– non litigare davanti ai bambini;
– non usare il linguaggio offensivo;
– non chiudersi, lasciando il partner sbattere contro il muro;
– essere aperti alla comunicazione e ascoltare;
– non litigare prima di dormire per non andare a letto con delle questioni non risolte e offesi;
Si può anche stabilire il modo ed il tempo della rappacificazione.

Un’altra cosa importante è capire che ogni persona ha un suo modo di reagire ad una situazione stressante e deve essere rispettata. Se il partner d’improvviso si gira ed esce per fare un giro, può essere il suo modo di calmarsi e poter continuare a parlare tranquillamente in un secondo momento, al posto di stare lì a ferirvi. Se la sua passeggiata non è uno scappare dal problema, lasciate che faccia come è meglio per lui. Parlerete quando sarete tranquilli tutti e due.

Ricordate che in questi casi non è importante chi vince, è importante come avete giocato.

Amatevi!

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Dopo il trasferimento del sito da un lido all'altro gli archivi hanno preso vita propria e sotto questo profilo sono stati raggruppati un sacco di articoli a tema eterogeneo. E' una sorta di "profilo comune" o "profilo ignoto" o "di prova". Venitemi a trovare su Salute e Benessere, dove è tutto più organizzato e più professionale.

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29 Commenti

  1. Un bel post. Tanta saggezza e maturità..

    Un saluto

  2. mi piaciono molto i tuoi consigli e credimi io ne ho tanto bisogno.grazie!!!!Giulia

  3. questi consigli sono ottimi,non solo per i "più grandi",sono fidanzata da quasi quattro mesi,litigo spesso con il mio partner,cercheremo di seguire questi consigli,per rafforzare il nostro rapporto…meraviglioso

  4. si bei consigli in teoria! impossibili da mettere in pratica…

  5. Bei consigli farò il possibile per metterli in pratica

  6. Bei consigli peccato che a cercarli sia solo io. Dany

  7. Bellissime linee guida da seguire, peccato che una donna ci prova a metterle in atti ma gli uomini no

  8. Si,difficile da attuare

  9. Mia moglie non mi da neanche il tempo di ribattere, grida e si sente solo lei. Meglio tacere gli passa prima e non trascende in cose peggiori, specie se ci sono i bambini. Poi però me la lego al dito.

    • dovremmo chiederci perchè è così, credimi io pensavo la stessa cosa ed ho scoperto che sono io a sbagliare solo quando sono arrivato quasi a perdere la famiglia

  10. Ogni coppia ha la sua "miccia" di litigio. Nel nostro caso Io odio che è sbadata, sbatte, le cadono cose dalle mani, le appoggia sui bordi dei tavoli..-Lei odia: se alzo la voce, se l'interrompo subito senza ascoltarla. Io mi distraggo spesso quando parla di una cosa che non mi interessa e non vorrei se ne accorgesse; ma a volte (ma di rado) riesce a fare una battuta scherzosa su questo mio atteggiamento (involontario) e così ci si ride dei propri difetti.

  11. Provati ma nn funzionano . Sono di buon senso i consigli ma la lite domina e non si controlla mai .

  12. Ci provo ma lui continua ad alzare la voce quando siamo in pubblico perché magari, secondo lui, ho fatto qualcosa che non gli garbava. Io mi sento così imbarazzata, provo a spiegarglielo ma proprio non mi ascolta… Non so che fare, so solo che sto iniziando a non sopportare più

    • Posso capire la stessa identica cosa succede a me. Pensa che 4 g fa abbiamo litigato perché dopo 1ora e 40 Min che lei mi raccontava la sua giornata mi sono distratto e mi sono perso un pezzo del discorso. Tutt’ora ho provato di tutto per avere un dialogo. Chiamate. Wazzap SMS. Per il momento mi trovo a 1200km lontano da casa. E poco fa mi manda una foto con la bolletta Dell Enel da pagare. Io gli rispondo: possiamo parlare un po’ se ti va? .
      E lei NO.

  13. Per mio marito sbaglio a fare quasi tutto.
    Se io faccio nel modo X sbaglio, si fa in un altro modo, che poi è quello che adotta lui.
    Non capisce che siamo tutti diversi, che ognuno pensa e reagisce e agisce in maniera diversa!
    Non ci sono azioni "predefinite"!
    Risultato?
    Litighiamo spesso e si crea tensione.
    Ed io finisco spesso per sentirmi "sbagliata".

    • Anche per mio marito faccio sempre tutto sbagliato. In 5 anni di relazione lui non ha mai sbagliato. Ogni litigio è colpa mia. Ultimamente è lui a creare litigi di sana pianta e la colpa la da comunque a me dicendo che sono io che per tutti questi anni l’ho trattato male e quindi adesso lui è cosi. E se non è questo il motivo, dice che è il mio modo di fare, se non è il mio modo dice che sono le parole che dico, se non sono le parole dice che sono le mie espressioni facciali, se non sono le mie facce dice che gesticolo troppo. Se non è tutto questo, dice che non gli piace come affronto le cose (anche quelle personali nelle quali lui non è coinvolto) e che quindi gli metto nervosismo. Si arrabbia anche quando uso dei modi scherzosi in dei momenti di tranquillità che a lui non vanno a genio. Lui scherza in modo pesante con me e non mi devo mai offendere. Io non scherzo molto ( e di questo si lamenta) ma appena mi viene qualche battuta o modo simpatico dice che lo innervosisco perchè è un modo/scherzo brutto. Dice che non parlo mai con lui ma appena parlo non mi ascolta o si distrae o cambia discorso o non partecipa alla conversazione perchè si dice non interessato o perchè le mie cose sono noiose o sono sempre gli stessi argomenti (da precisare che lui da 5 anni anni parla sempre delle stesse cose e delle stesse persone, ma lui è giustificato perchè sostiene di non raccontare sempre gli stessi fatti ma “aggiornamenti”). Se mi sfogo con lui per qualche problema ( e lo faccio raramente per non mettergli malumore perchè lui è una persona nervosa di carattere) si arrabbia e trova una qualunque scusa per darmi addosso, del tipo che gli racconto problemi su cui mi ha già consigliato e che io non so risolvere (e finiamo per litigare), o del tipo che gli racconto i miei problemi ma io non seguo i suoi consigli (e finiamo per litigare), o del tipo che non gli piace come affronto le cose e che lui è diverso (e finiamo per litigare) ecc… Vi rendete conto??? Ha sempre un motivo per dare la colpa a me di ogni litigio quando è lui stesso a crearlo. Non sempre ovviamente. La colpa è sempre di entrambi ma la differenza sta nel fatto che io non gli do colpe che non ha lui invece trova sempre l’escamotage per darmi una qualche colpa.
      Tra l’altro quando litighiamo non mi fa mai finire un discorso , allora io finisco per alzare la voce e lui si focalizza sul fatto che alzo la voce e non sul fatto che non mi fa mai finire un concetto. E se mai me lo fa finire poi trova una scusante per venirmi comunque contro. Non dice o pensa mai che forse ho le mie ragioni. No lui ritiene che sbaglio sempre in quello che dico penso o faccio e se eventualmente ho un po di ragione la colpa è cmq mia perchè se lui si comporta in un certo modo con me è perchè io ho fatto/detto/pensato qualcosa che a lui non è piaciuto e dunque il suo comportamento è conseguenza del mio. Cioè, vi rendete conto che non ho via di scampo con lui??
      Ogni giorno della mia vita cerco di non infastidirlo, di non farlo arrabbiare, di non dargli adito a nessuna lamentela e lui puntualmente ad ogni litigio mi sottolinea che io tutti i giorni gli creo nervosismo. Io mi faccio zerbino per lui per rendergli le giornate tranquille e lui che fa? Mi fa crollare tutto dicendo che di tutto quello che faccio c’è sempre qualcosa che lo rende nervoso o che gli da fastidio. Quando io gli faccio presente che neanche a me va tutto a genio quello che fa, cosa mi risponde? Che lui non fa niente per infastidirmi che sono io che mi creo problemi da sola, che anzi lui mi sopporta nonostante io abbia un carattere di merda! Assurdo!
      Poi nei litigi non fa altro che ripetere che io non faccio nulla per lui o in generale o comunque quello che faccio è scontato perchè io sono donna. La mia giornata tipo consiste nell’alzarmi la mattina alle 7, fare colazione, raccogliere la spazzatura perchè da noi si fa la raccolta differenziata, ebentualmente stendere dei panni e/o mettere la lavatrice. Vado a lavoro. Esco alle 13. Arrivo a casa e devo cucinare di corsa, apparecchiare, mangiare, sparecchiare, ripulire tutto, eventualmente stendere panni e/o mettere la lavatrice, a giorni alterni prepararmi lo zaino per la palestra. Il tutto correndo (letteralmente) perchè alle 14:30 devo essere a lavoro (a 7 km da casa, quindi in questa ora e mezza di pausa pranzo venti minuti li perdo per andare e venire da lavoro) e mentre mio marito sta seduto sul divano al pc o a tavola a guardare la tv. Vado a lavoro. Esco alle 18. Vado in palestra, esco verso le 20:30, cucino apparecchio mangiamo ripulisco. Se non è giorno di palestra, vado a fare la spesa, torno, raccolgo i panni, cucino apparecchio mangiamo ripulisco. Il tutto mentre lui sta seduto sul divano. Toglie giusto due cose dal tavolo. Le mie giornate scorrono così. E tra sabato e domenica a fare pulizie tra una pausa e l’altra perchè vorrei riposarmi. In tutto ciò, per lui io non faccio niente. E se faccio qualcosa è scontato che debba farlo perchè è il mio ruolo di donna. E non solo! Si batte anche sul fatto che fa tutto lui. Che tutti i pensieri ce li ha lui. Il suo tutto consiste nel curare il giardino (ed è ovvio che ciò non si da fare tutti i giorni ma una volta ogni 15 giorni), nel pulire il garage (idem come per il giardino), nell ‘occuparsi della mia macchina se si rompe qualcosa e bisogna andare dal meccanico (e ciò accade raramente), nel fare qualche riparazione in casa (idem come per il giardino o la macchina). E da dire che se una di queste cose non avesse voglia o tempo di farle non cadrebbe il mondo se le rimandasse. E precisiamo che ha orari di lavoro molto flessibili. Invece io sono “obbligata” a cucinare, lavare, fare la spesa perchè dobbiamo mangiare tutti i giorni e vestirci tutti i giorni. A volte il suo aiuto consiste nel sistemare il letto ma solo perchè gli da fastidio vederlo disfatto e non per aiutare me (io non lo posso sistemare perchè lui si alza dopo di me la mattina), o nel togliere due cose dalla tavola quando devo sparecchiare, oppure si occupa delle bombole del gas. E di questo ne parla come se stesse facendo chissà cosa. Io cucino, lavo, stendo, piego, faccio le pulizie, faccio la spesa, pago le bollette, mi occupo della spazzatura, ecc…
      E in tutto ciò non ho neanche la “soddisfazione” di dire ” almeno lui riconosce il mio da farsi”, o “almeno viviamo una vita serena senza litigi” o perlomeno ” si, litighiamo ma sa chiedere scusa”. Niente di tutto ciò!
      Per non parlare del fatto che quando esco a fare la spesa, l’80% di quello che compro è per lui perchè mi preoccupo di non fargli mancare niente e di fargli trovare sempre più alternative da mangiare. Lui invece se va da qualche parte mai che tornasse a casa con una caramella per me. E se va a comprarsi un panino perchè ne ha voglia per cena, a me non mi pensa proprio! Gliel’ho fatto presente e ha inziato ad urlare e a dire che con me non si può stare che creo sempre problemi e che lui non mi comprerà mai nulla perchè non vuole occuparsi dei miei desideri perchè non è fatto come me e non gliene frega!!
      Per di più non fa altro che dire che lui è stressato, sta male, è stanco mentalmente. Io lo comprendo sempre e gli do sempre qualche consiglio. Quando gli dico che sono stressata io, lo che anche io ho delle ripercussioni, in seguito ai continui litigi, lui ribatte che non è cosi perchè io non sto male fisicamente come lui che gli viene il mal di stomaco ecc. Ma lui non sa che penso spesso al suicidio. Anche perchè se lo sapesse direbbe che sono pazza. Non sarebbe per lui motivo di riflessione. Oppure non mi prenderebbe sul serio.
      Ho parlato mille volte con lui di queste cose e o si litiga e lui dice che la colpa è la mia o mi risponde: “e che stai a fare con me allora?”. Come se fossi io a lamentarmi continuamente. Lui mi dice delle cose allucinanti. Mi fa sentire una fallita e non amata e non gli ho mai detto cosa sta a fare con me. O meglio, qualche volta gliel’ho detto in risposta a lui ma la sua risposta qual è? Che non so affrontare i discorsi e che ripiego sempre su queste domande stupide e inutili.
      Non ho via d’uscita con lui!

      • E quando dice che non faccio niente per lui e io gli faccio presente che io tutti i giorni cucino per lui e gli lavo i panni (forse per me a pranzo non cucinerei certamente viste le corse che mi devo fare) e che quando faccio la spesa ogni pensiero è rivolto al suo benessere, lui dice che non è vero niente. Che io non faccio queste cose per lui oppure dice che è scontato che io debba farle e che quindi non sono da valutare come “gesti fatti per lui”. Quando è lui a dire che fa cose per me e io gli chiedo a cosa si riferisce le sue risposte sono due: o si arrabbia perchè sono irriconoscente (non si sa di che cosa) o mi risponde “ah quindi io non faccio niente per te?” (quindi non so ancora a cosa si riferisce). Non dice mai a cosa si riferisce. Se eventualmente gli viene in mente qualcosa si tratta del fatto che mi sopporta tutti i giorni (ed è tanto perchè io ho un carattere di merda) oppure che porta la mia macchina dal meccanico (1-2 volte all’anno).

      • E in tutto questo non fa altro che dire che LUI prima o poi mi lascia, chiede il divorzio. LUI.
        Se gli ho proposto qualche volta la consulenza di coppia lui mi ha risposto che non ha bisogno perchè LUI SA quali sono i problemi, cioè IO.
        (Tra l’altro lui è convinto che dai psicologici ci vanno i pazzi o i depressi)

      • Ciao Samanta e benvenuta,
        mi sembra di capire chiaramente che tuo marito sia un “orso” e che non ci sarà mai unità di intenti.
        Capisco che i cambiamenti facciano paura e che l’idea di affrontare il futuro da sole ci getti nel terrore, ma non ci si può auto-condannare ad una vita colma di infelicità. Le difficoltà le abbiamo tutti. E’ vero. Ma è anche vero che tutti abbiamo bisogno di qualche momento felice e spensierato.
        Se tuo marito tiene a te (tanto da aver pronunciato “sì” davanti alla società e Dio) deve venirti in contro.
        Che provi per una settimana a sostituirti in tutto e per tutto.
        E’ un uomo, no? Dovrebbe accettare le sfide. E visto che noi siamo femminucce lui impiegherà la metà del tempo, farà tutto con una mano e verrà tutto anche meglio.

        Sì, Viola, ma se non accettasse?
        Se non accettasse, incrocia braccia e gambe e sciopera ad oltranza.

        E se mi chiedesse il divorzio?
        Sei sicura che non possa essere il primo passo verso una vita più serena e felice? Lascia che sia il giudice a decidere chi fosse nel torto.

        Ti auguro un presente più sereno ed un futuro ricco di ogni bene.
        Un abbraccio,

        Dott.ssa Viola Dante
        Fb: https://www.facebook.com/viola.dante.1
        Newsletter: http://eepurl.com/ZN0QL

      • Ciao samanta non ti conosco ma questo commento mi ha colpito ..mi ci rivedo molto.dall’esterno e tutto più chiaro..fai un atto d amore verso te stessa.molla questo stronzo.

      • Lascialo!!!!

  14. Noi litighiamo tutti i giorni e vi dico che è stressante di cui faccio un esempio.
    Passeggiando mano nella mano io li disse lo sai cosa fa quella quella donna sul marciapiede fa la p…a la mia compagna andò su tutte le furie dicendomi a me che cazzo me ne frega non mi devi parlare di quella donna ecc.io li risposi che lei è una italiana di cui si è incazzata di più allora x non continuare la discussione sono rimasto zitto e l'unica cosa che non capisco se è nervosa o se è la gelosia.

  15. Ho una relazione da quasi 7 anni ed è sempre stata burrascosa; in linea di massima io attribuisco a lei di essere troppo "disinvolta"nel relazionarsi con gente che non conosce, inoltre ha l'abitudine di intromettersi in argomenti che non conosce; lei mi accusa di mancarle di rispetto e di umiliarla. Nonisiamo piu giovani ma difendiamo alla grande i nostri 50 anni…specie "a letto"…temo però che a furia di litigare ci stiamo logorando e preferiamo pause sempre piu lunghe tra un litigio e l'altro.

  16. Bellissimi consigli ma un po difficili da mettetere in pratica

  17. Io con mio marito litigo per cazzate, e non parliamo 2, 3 giorni. Lui pensa sempre di aver ragione e più tempo passa e più ci odiamo

  18. Già e se poi lui chiude e non ritorna mai sull'argomento dopo i litigi sempre più furiosi? E se non c'è modo di mettere in atto tutto ciò perchè sono "stupidaggini da psicologi"?

  19. Salve, lei se l’è presa perché nel giro di 2 gg dall’ultimo nostro incontro io nn ho proposto di vederci..sapendo che tra università e lavoro i primi gg della settimana sono full nn mi sembrava il caso di vederci e lasciarle i suoi spazi..ovvio le avrei chiesto di uscire prima del weekend ma lei mi fa che se nn è lei a parlarne io nn ci penso quindi nn mi frega nulla..ok ci può stare l’insicurezza ma se ti dico che possiamo vederci anche domani (spiegandole che volevo lasciarle i suoi spazi) mi dice che per principio nn vuole e che mi fott..diciamo che 1 ci rimango male..e 2 mi girano anche..che posso fare?
    Io e lei abbiamo 6 anni di diff e ogni tnt si ste cose lo sento ma qua che gg fa stavamo benissimo siamo usciti ridevano stavamo proprio bene (forse troppo?) e poi ecco che si ricomincia..

  20. Anche io e mio marito litighiamo tutti i giorni, sempre per motivi stupidi che poi diventano più grandi includendo altro. Quello che più odio del litigare è che lui mi accusa per la mia rabbia, dice che non riesco a stare calma e che ho dei problemi per questo (quando anche lui si arrabbia e perde la pazienza anche più di me, ma io non glielo rinfaccio, è ovvio che se stiamo litigando siamo arrabbiati!!). L’altro motivo che mi fa odiare i litigi è che quando sono arrabbiata sempre arrivo al punto in cui gli dico che voglio lasciarlo e la mia parte distruttiva vuole davvero farla finita e divorziare, cancello foto insieme, gli do indietro l’anello e dico a me stessa “basta, non mi merito di essere trattata così”. In quei momenti perdo anche la voglia di essere gentile con lui e di fargli favori, mi riprendo le mie cose e mi comporto come non vorrei! Ma non riesco ad evitare di diventare così e non capisco perché!!