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Naturali O Rifatte? Protesi Al Seno Sì o No? Le Domande Da Porsi PRIMA Di Un Intervento Chirurgico Mastoplastico

In un articolo di qualche giorno fa sulla chirurgia estetica al seno, ho approfondito il come avvenga un intervento di maggiorazione o riduzione del volume del seno.

In quest’altra pagina, invece, voglio affrontarne meglio “il perchè?”.

E’ giusto sottoporsi ad una maggiorazione del seno? Ho considerato a pieno i vantaggi e gli svantaggi? Siamo sicure che dopo non ce ne pentiremo? Accendere un prestito. Ne vale la pena?, sono solo alcune delle domande che molte ragazze dovrebbero porsi subito dopo aver desiderato un seno più grosso.

Decidere di modificare la propria immagine non è come scendere al supermercato e comprare quel cioccolato che ci piace tanto anche se sappiamo che andrà a finire dritto sui nostri fianchi.

La mastoplastica additiva resta un intervento chirurgico. Si deve affrontare una anestesia (spesso) generale. Le complicazioni sono sempre dietro l’angolo. I costi sono di tutto rispetto e richiedono parsimonia. La nostra figura cambierà e dovremo conviverci a lungo. Per questo è bene pensarci su due volte, prima di bussare alle porte di un chirurgo plastico.

Adesso vi faccio una carrellata delle possibili complicazioni. Poi vi propongo la lettura di alcune domande molto intelligenti poste solitamente ai chirurghi plastici.
Ho deciso di strutturare così l’articolo, per evitare di lasciarvi nel panico più totale.
Vi spavento subito con le possibili complicazioni, per poi tirarvi su con una analisi più accurata e meglio descrittiva del caso.

QUANDO TUTTO VA MALE – Uno studio condotto dalla FDA (Food and Drug Administration) ha dimostrato che circa la metà delle donne, sottopostesi ad un intervento di maggiorazione del seno, matura la brutta esperienza di una rottura della protesi o della migrazione della stessa in un’altra parte del corpo. Subito dopo l’intervento o dopo 3, 5, 10, 15 anni, bisogna mettere preventivamente in conto di dover tornare dal chirurgo plastico per rimediare ad un incidente (rottura della protesi, crepe, complicazioni mediche come fibromialgia o problemi alla tiroide, etc..) o ad una malattia o solo al tempo che passa.

Soprattutto le donne che hanno scelto gli impianti a soluzione salina devono preventivare tutta una serie di problemi: infezioni batteriche, ematomi, temporanea insensibilità del seno.

Sono tutti rischi da considerare.
Come da prendere in esame è anche la maggiore difficoltà che spesso si ha nel diagnosticare un tumore al seno al suo primo stadio.
Il radiologo potrebbe incontrare delle difficoltà qualora la protesi fosse posizionata direttamente sopra il muscolo pettorale.

Un’altra complicazione potrebbe essere la contrattura capsulare: si tratta di uno strato di tessuto che tende a circondare la protesi per estrometterla dal corpo. Per isolarla e sputarla fuori proprio perchè valutata come corpo estraneo. In tutto questo il seno fa male.

I vantaggi estetici sono facili da individuare, ma valgono il rischio di andare incontro a quanto detto sopra?
A questa domanda potete rispondere solo voi stesse.
Se effettuate annualmente dei controlli medici, se siete solite afferrare la vita per le corna, se avete la possibilità economica di sopportare e rimediare agli imprevisti della vita, allora potete affrontare l’intervento al seno in maniera più pacata e consapevole.

ANALISI OGGETTIVA – Detto questo, lasciatemi proporre un paio di domande alle quali cerco di dare delle risposte chiare ed esaustive.

Le protesi al silicone sono sicure?

Nel novembre del 2006, se non vado errata, la FDA ha approvato gli impianti al seno per donne che siano 22enni o più grandi. Fate conto che sono state esaminate attentamente circa 80.000 donne, per un arco di tempo vicino ai 10 anni.
Con queste cose non si scherza affatto.

Possiamo dire, quindi, che le protesi al silicone sono sicure.
Ansi, per usare un termine più preciso: ragionevolmente sicure!
Ma quali protesi? Tutte indiscriminatamente?

Quelle studiate dalla FDA sono le protesi di due grandi produttori: Inamed (conosciute anche come McGhan o Allegan) e Mentor e Sientra.

Tutte le altre protesi non sono state studiate, quindi stateci alla larga. Ricordate il caso recente delle PIP francesi?

Dire che le protesi sono ragionevolmente sicure, non vuol dire che sono al 100% sicure.
Per fortuna o per sfortuna siamo tutte diverse ed i nostri corpi reagiscono diversamente ad una stessa cosa. Stando alle statistiche, realizzate sempre dalla FDA, moltissime pazienti (per un numero che si avvicina alla metà del campione), inciampano in una complicazione seria entro i tre anni dall’intervento al seno.

Quali Sono Le Complicazioni Più Comuni?

Le complicazioni più comuni sono, dolore al seno, durezza della mammella e insensibilità al capezzolo.
La durata di tali complicazioni va da una settimana ad anni. Alle volte possono anche durare a vita.

Ma le complicazioni più gravi sono: la sindrome da shock tossico, la rottura delle protesi, cancrena della pelle, impossibilità di allattamento.

Le pazienti che accusano delle complicazioni potenzialmente mortali sono veramente poche. Sono poche, ma ci sono. Può accadere.

Molte donne che si sono sottoposte ad un intervento di mastoplastica additiva devono passare nuovamente sotto il bisturi entro i primi 5 anni. Fate conto che 4 pazienti su 10 tornano dal chirurgo entri i primi tre anni, per ritocchini vari.
La maggior parte invece, quasi tutte, entro i 10/12 anni avranno bisogno di un secondo intervento al seno, per sostituire le protesi e aggiustamenti vari.

Quanto Può Durare Una Protesi?

Purtroppo non è possibile dirlo con certezza, perchè ogni donna aggredisce o accetta la protesi a discrezionalità del proprio corpo.
Alcuni impianti mammari possono rompersi in settimane o mesi.
Altri possono anche durare una vita.

Purtuttavia pensate alle protesi come ad una macchina.
Più vecchia diventa e più è probabile andare in contro a guasti.
Di norma le protesi vanno cambiate ogni 10 o 12 anni, che poi è il tempo per il quale gli impianti vengono garantiti solitamente.

La prevenzione è tutto e l’insidia è dietro l’angolo.
La rottura di una protesi, ad esempio, potrebbe essere legata alla violenta mammografia eseguita da un tecnico di laboratorio, che non è specializzato per trattare seni con impianti in silicone.

Proprio per questo la FDA ha suggerito alle donne che hanno deciso in passato di rifarsi il seno, di sottoporsi ad una risonanza magnetica che possa valutare l’integrità della protesi mammaria dopo che siano passati 3 anni dall’intervento. Successivamente questi controlli possono vanno fatti ogni due anni.

Cose Da Chiedere al Chirurgo

1. (non chiedetelo, ma controllate) La sua abilitazione e specializzazione. Meglio affidarsi ad un chirurgo che nasce chirurgo plastico;
2. Che tipo di protesi usa, se sono certificate e garantite. Protesi economiche quasi sicuramente non sono certificate e è difficile che siano state studiate dalla FDA;
3. L’intervento ed i suoi costi prevedono l’eventuale rimozione delle protesi? Se si, stiamo parlando del  pacchetto completo o le spese dovute ad anestesista, infermieri, affitto struttura, etc, sono a carico vostro anche se omesse?
4. Se il chirurgo vi mostra le foto delle sue pazienti, chiedetegli di vedere le fotografie di queste pazienti dopo un pò di anni. Un chirurgo serio certifica sempre i suoi risultati con delle immagini e, come vi ho già detto, molte donne tornano dopo 3, 5, 10 anni almeno una volta dallo stesso chirurgo;
5. Quando il chirurgo afferma che un tipo di protesi è sicura, fatevi dare una fotocopia dello studio condotto su quegli impianti. Cercate su Internet e verificate sempre la fonte. Una azienda che auto-certifica se stessa mi pare poco onesta;
6. Parlare con più pazienti di vecchia data dello stesso dottore sicuramente vi orienterà meglio sulla scelta da fare. Chiedere dei dati ad un medico è impossibile, ma nessuno vi vieta di bazzicare da quelle parti spesso e mettervi a chiacchierare;

L’informazione, la curiosità e la voglia di fare le cose per bene vi guideranno verso la scelta più giusta.
Ne sono sicura. Ma nel caso in cui abbiate delle difficoltà nel recapitare delle informazioni o nel tradurre un testo o qualsiasi altra cosa, usate pure il modulo dei commenti per confrontarvi con me o con le altre lettrici. Insieme facciamo la differenza 😉

Autore: Viola Dante © RIPRODUZIONE RISERVATA
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2 Commenti

  1. se senti la necessita di rifarti il seno (escludendo problemi dovuti ad altre patologie)hai sbagliato specialista
    meglio uno psicologo

  2. Mah non so, io sono contrario. Alla fine una donna è bella sempre e poi meglio non toccare il tessuto mammario, che col tempo può creare complicazioni….