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Alitosi Cronica, Alito Cattivo e Pesante: Cause, Trattamenti, Rimedi Naturali e Prevenzione

Come Comportarsi Con L’alito Cattivo.

In questa pagina trovate un ampio e dettagliato approfondimento sull’alitosi.
Inizialmente viene spiegato cosa sia. Poi si passa alla prevenzione ed in fine si parla delle strategie e dei rimedi da attuare per curarla. Il testo è lungo, ma diviso in paragrafi. 

Buona Lettura.

L’alito cattivo, definito patologicamente con il termine di alitosi, è un problema più diffuso di quanto lo si possa immaginare.
Esso descrive l’esalazione di sgradevoli odori durante il respiro.

La maggior parte delle volte è impossibile accorgersi da sole di questo problema. Lo si nota solo analizzando attentamente gli atteggiamenti di chi ci sta accanto.

Circa l’80/90% di questi cattivi odori originano direttamente nella bocca, data la sua scarsa ossigenazione soprattutto nelle ore notturne.
L’intensità e la sgradevolezza dell’alito possono variare durante la giornata a seconda del cibo ingerito (è il caso di aglio, cipolla, carne, pesce e formaggio), o per colpa di cattive abitudini come il fumare o il consumare alcolici, oppure a causa di patologie come l’obesità.

Inoltre operazioni come il mangiare, lavarsi i denti o usare il filo interdentale o il collutorio, possono momentaneamente attenuare l’alito cattivo.

Fin qui abbiamo trattato il caso di alitosi dovuta a cause blande.
Un 20-10% circa della popolazione mondiale, invece, soffre di alito cattivo cronico.
Si tratta di una condizione nettamente più seria che può differire di diversi gradi tra un caso ed un altro.

CIBO ED ALITOSI – Come è possibile che ciò che si mangi possa influenzare l’alito?
Una volta che immettiamo un alimento in bocca esso comincia in parte ad essere smantellato e digerito proprio nel tratto orale. La rottura dei legami porta alla produzione di gas volatili dall’odore sgradevole.
Inoltre, proprio come i principi nutritivi vengono digeriti ed assorbiti all’interno del torrente circolatorio sanguigno, essi alla fine vengono anche destinati e trasportati ai polmoni.
E attraverso l’espirazione dei gas esalati la bocca puzza e l’alito risulta pesante e sgradevole.

Va da sè, quindi, che mangiando cibi dai forti odori (penso immediatamente al formaggio pecorino o all’aglio e la dolce cipolla) ci si debba aspettare un alito cattivo per il resto della giornata.
Purtroppo usare il dentifricio unito all’azione del filo interdentale e del collutorio, non farà che attenuare solo momentaneamente il cattivo odore. Perchè esso scompaia, gli alimenti assunti devono prima essere processati ed espulsi dall’organismo.

TUTTE LE CAUSE – L’alito cattivo è solitamente dovuto ad una scarsa o inefficace pulizia dentale. Altre volte può essere sintomatico di altri problemi salutari.
Rintracciare le cause potrebbe sembrare un’operazione difficile. In realtà non lo è. Basta solo un pò di applicazione. Vediamo di tracciare un quadro analitico più dettagliato.

Lingua. La causa più comune di alitosi è da rintracciare nella cattiva igiene della lingua. I batteri che si annidano su di essa producono composti acidi maleodoranti.
Stando alla statistica è possibile annoverare a questa problematica tra l’80 ed il 90% dei soggetti affetti da alito cattivo.

Il dorso posteriore è la porzione di lingua che i batteri preferiscono abitare, perchè lì possono operare in maniera quasi del tutto indisturbata.
Quella zona non solo è difficile da pulire, ma è anche relativamente asciutta.
Li i batteri prosperano digerendo le cellule epiteliali morte, il gocciolamento post-nasale e soprattutto i residui del cibo ingerito per via orale. Molti di questi batteri vivono di respirazione anaerobica e i prodotti della loro respirazione non possono che avere un odore putrescente che somiglia molto a quello delle uova marce. Odore che mi ricorda molto i laboratori di farmacia, quando si aveva a che fare con il solfuro di idrogeno o metilmercaptano o il dimetil solfuro, etc…

I cattivi odori sono prettamente dovuti alla rottura di proteine in amminoacidi. A seguito della rottura si formano dei gas volatili dall’odore sgradevole.
Per le più curiose, ad esempio, la rottura della cisteina produce idrogeno solfuro che sa appunto di uova marce.

[Pulire La Lingua] Alcuni dei metodi più usati per curare l’alito cattivo sono le mentine, spray orali, collutori, gomme da masticare di tutti i gusti per un alito fresco, etcc. Ma si tratta solo di palliativi che riescono a mascherare momentaneamente il cattivo odore creato dai batteri presenti sulla lingua.
Per combattere a fondo l’alitosi sarebbe necessario rimuovere quei batteri. Per farlo si possono acquistare in commercio dei tongue scraper o tongue cleaner (sono particolari spazzolini usati per pulire la lingua costano attorno ai 5 euro o anche meno) oppure ci si può affidare al tradizionale spazzolino per denti. Tutte le altre parti della lingua possono contribuire al peggioramento dell’alito, ma non sono così importanti per la cura dell’alito cattivo. Anche la presenza di infezioni come l’Herpes Simplex e l’HPV possono condizionare l’odore proveniente dalla bocca.

Gengive. Anche se non è certo al 100% che le malattie gengivali possano peggiorare l’alito, ci sono particolari evidenze che stati avanzati di infiammazione possono cagionare una alitosi severa.
Il cattivo odore si genera sempre a partire dai batteri causa dell’infezione gengivale (gengiviti, o peggio, parodontiti, o peggio ancora, piorree – infezioni profonde della gengiva che producono pus. Un quadro veramente grave di infezione). I loro prodotti di scarto possono produrre un alito cattivo veramente intenso. Questo è stato comprovato.
In questo caso è possibile curare l’alitosi rimuovendo il tartaro o la placca presenti nel tratto sub-gengivale ed intervenendo contemporaneamente sul tessuto friabile colpito dall’infezione ad esempio con antibiotici.

Bocca Secca. Oltre alle conseguenze addotte da una cattiva igiene dentale possiamo annoverare un’altra causa di alitosi conosciuta con il termine di xerostomia o condizione della “bocca secca”.
La saliva è molto importante per idratare e mantenere la bocca pulita. Neutralizza gli acidi prodotti dalla placca e porta via le cellule morte che accumulandosi costituirebbero un florido letto sul quale i batteri potrebbero prolificare. L’apporto all’alitosi sarebbe doppio. Da un lato ci sarebbero i batteri che producono gas maleodoranti come prodotto di scarto. Dall’altro la decomposizione cellulare che sfocerebbe ugualmente in cattivo odore.
Si può andare in contro a bocca arida a causa dell’uso di diversi farmaci.
Inoltre problemi alle ghiandole salivari o il respirare continuamente attraverso la bocca possono ugualmente condurre alla xerostomia ed in un secondo momento all’alito cattivo.

Naso. Sembrerà strano ma la seconda causa di alitosi è da attribuire a qualche anomalia del naso.
In questi casi l’aria che si respira sembra avere un odore pungente, forte, acre.
Un odore che contrasta fortemente con quello presente nella cavità orale.
Spesso ciò è dovuto a delle infezioni sinusali o a corpi estranei presenti all’interno dei seni nasali.

Tonsille. Si ritiene che anche l’attività batterica svolta sulle tonsille possa influenzare negativamente l’alito. Tuttavia è una causa minore di alitosi e contribuisce solo al 3%, massimo 5%, dei casi oggetti di studio. Solo in casi di tonsillite l’alito diventa estremamente sgradevole e cattivo.

Esofago. Alle volte è possibile che il cardias, valvola che separa lo stomaco dall’esofago, non funzioni a dovere. Non riesce a chiudersi come dovrebbe a causa di Ernia iatale o GERD. I succhi gastrici possono invadere l’esofago (dando mal di stomaco e sensazione di acidità) ed i gas prodotti durante la digestione (e quindi dovuti alla rottura di molte proteine e quindi si avranno dei gas nauseabondi) finiscono inevitabilmente in bocca.
Altre volte del cibo può annidarsi in qualche diverticolo e deteriorarsi gradualmente .

Stomaco. Da quello che ho scritto in precedenza abbiamo capito che il deterioramento ed il processamento del cibo determinano dei gas di scarto che condizionano l’alito.
E allora quale organo del nostro corpo può essere più implicato dello stomaco?
In realtà ciò che avviene nello stomaco è completamente isolato dal resto del corpo. Per questo i ricercatori considerano che lo stomaco possa cagionare l’alitosi veramente in condizioni particolari e molto rare (escludendo le situazioni nelle quali si “rutta”). Ma a questo punto mi aspetterei un commento del genere – “Scusa Viola, ma quando mangiamo l’aglio non lo digeriamo nello stomaco?“. L’esempio dell’aglio è molto difficile da far capire. Cercherò di essere il più chiara possibile. Tutte le volte che si mangia l’aglio o un cibo condito con questo tubero, accade che il solfuro di allile metile (sottoprodotto della digestione dell’aglio) non viene processato nello stomaco e neppure nel fegato. Il tutto avviene all’interno dell’intestino.

Malattie. Oltre a tutti i casi citati sopra sono presenti delle particolari condizioni cliniche che possono causare l’alito cattivo. Ma si tratta di situazioni veramente molto poco frequenti nella popolazione. Inoltre i soggetti malati hanno veramente altro a cui pensare. L’alito cattivo a confronto è una inezia. Ve le elenco rapidamente: Carcinoma, Diabete mellito, Disfunzione metabolica, Fetore epatico, Infezione delle basse vie respiratorie, Infezioni renali, Trimethylaminuria.

LE CATTIVE ABITUDINI – Come possono le cattive abitudini causare l’alitosi?

Se un soggetto sano non si lava regolarmente i denti, il cibo tende a rimanere incastrato tra un dente e l’altro. Pensate al cibo come a della energia da sfruttare.
I batteri che abitano la cavità orale non si fanno pregare due volte prima di usare i resti del vostro banchetto. E proprio come gli umani (anche se ad una velocità incredibilmente maggiore) si replicano e moltiplicano il loro numero.
Più cresce la popolazione batterica e maggiori saranno i guai ai quali il soggetto andrà in contro. Uno di questi è l’alito cattivo, dovuto ai prodotti del metabolismo batterico.

Quindi igiene orale non vuol dire solo possedere dei denti bianchi e sani, ma implica tutta una serie di condizioni che hanno un impatto importante sulla nostra vita sociale.
Sigarette e tabacco da masticare giocano anch’essi un ruolo importante. Peggiorano di molto l’alito, macchiano i denti e riducono la capacità di percepire il sapore dei cibi. Inoltre possono irritare le gengive.

SCOPRIRE DI SOFFRIRE D’ALITOSI – Diagnosticare l’alitosi non è proprio qualcosa di semplice. Questo perchè gli odori sono una cosa soggettiva. E poi perchè il naso si abitua presto e riesce a modificare le sue abitudini.

L’autodiagnosi è qualcosa di molto evanescente.
Molte persone pensano di avere l’alito cattivo associandolo ad un altro senso: il gusto. Quando si ha la sensazione di avere in bocca un sapore strano, metallico, aspro, etc, allora si pensa che forse sarebbe meglio non aprir bocca, se non per prendere una mentina.

Ma il cattivo sapore è un indicatore molto debole.
Tanto quanto il mettere la manina davanti la bocca e alitarci sopra nella speranza che il naso percepisca il cattivo odore.

Sarà banale rivelarlo, ma il modo più semplice e veloce per scoprire se il proprio alito sia cattivo o meno è quello di chiedere un consulto ad un famigliare o una persona intima.

Lei potrà confermare immediatamente le vostre impressioni e potrà anche specificare da dove arrivi il cattivo odore (se dalle narici o dalla bocca) e se una particolare cura stia avendo degli effetti positivi.

Vi insegno un trucco. Un metodo, che in certi momenti può rivelarsi utile per svelare l’alito cattivo, è quello di leccare il polso (il retro del polso, come se voleste provare un profumo). Lasciate che la saliva evapori, basta aspettare uno o due minuti.
Al termine dei due minuti potete avvicinare il naso e sentire l’effetto che vi fa. Non è molto preciso. Non vi dà la sicurezza di essere apposto, però ho qualcos’altro da svelarvi.

Un modo migliore per determinare l’assenza o la presenza di alitosi è quello di raschiare gentilmente la parte più in dentro della lingua con un cucchiaio di plastica usa e getta e poi di annusarlo una volta che si sarà asciugato all’aria.

Da qualche parte mi sembra di aver visto anche dei kit per determinare analiticamente la presenza di solfuri o poliammine attraverso dei tamponi appositi.
Naturalmente si tratta di piccoli giocattolini se messi a confronto con gli strumenti molto più professionali che alcune cliniche hanno.

Avete mai sentito parlare dell’Halimeter? E’ un uno strumento che misura la presenza di eventuali solfuri nell’alito di un soggetto.
Purtroppo scappano alla sua analisi tanti altri gas dall’odore nauseabondo come i mercaptani. Inoltre lo strumento è molto sensibile all’alcol ed è necessario astenersi da qualsiasi bicchierino alcolico per almeno 12 ore prima del test.

Gascromatografia. E’ una tecnica impiegata a scopo analitico. Descrivendola in maniera molto veloce, si basa sulla ripartizione della miscela da analizzare tra una fase stazionaria ed una fase mobile. Ciascuna sostanza però ha una diversa affinità con le fasi.
Torna molto utile nel caso in cui si voglia diagnosticare l’alitosi perchè è facilmente programmabile per misurare i livelli molecolari dei tre gas che maggiormente condizionano negativamente l’alito: l’idrogeno solfuro, il metilmercaptano e dimetilsolfuro.
E’ molto efficace nella sua diagnosi e la risposta viene graficamente apprezzata attraverso un computer.

BANA test. E’ un esame che cerca all’interno della saliva dei particolari enzimi che indicano la presenza di particolari batteri, colpevoli dell’alitosi.

β-galactosidase test. In questo caso l’esame porta lo stesso nome dell’enzima la cui presenza è notoriamente collegata all’alito cattivo e maleodorante.

Molti di questi strumenti sono presenti nelle cliniche che si occupano dell’analisi e della cura della respirazione.
I macchinari sono una vera rivoluzione, però come il naso dell’enologo non può essere sostituito da un computer, così anche per diagnosticare l’alitosi esistono dei nasi esperti in misurazioni organolettiche che valutano la situazione e la registrano su una scala da uno a sei.

LA PREVENZIONE – Le cose da fare per prevenire l’alito cattivo ruotano essenzialmente attorno l’igiene e la salute orale.
Sarebbe una buona abitudine quella di lavare i denti due o tre volte al giorno con del dentifricio contenente fluoruro, capace di rimuovere sia i residui dei pasti rimasti incastrati tra i denti che la placca.
I denti vanno lavati soprattutto dopo aver mangiato.
E non dimenticate di pulire anche la lingua.
Lo spazzolino va cambiato ogni due o tre mesi (se si usa!).
Una volta al giorno, meglio se la sera, sarebbe auspicabile utilizzare anche il filo interdentale per ripulire quelle zone impossibili da raggiungere con lo spazzolino.
Per quanto riguarda le dentiere, esse andrebbero rimosse durante il sonno e pulite prima di essere nuovamente utilizzate il mattino seguente.

Il fumo è da evitare.
Anche masticare tabacco o altri prodotti, che contengono al loro interno tabacco, non va bene.
L’acqua è una risorsa preziosa. Consiglio di berne molta. Essa mantiene la bocca ben idratata e più pulita. Le Chewing gum, preferibilmente quelle senza zucchero, vanno bene, perchè stimolano la produzione di saliva, che ci aiuta a mantenere la bocca pulita e tiene a bada i batteri.

E veniamo al dentista.
Lo si dovrebbe consultare almeno due volte l’anno, per permettergli di pulire professionalmente i denti, curare la carie, diagnosticare eventuali problemi a carico della bocca (come la xerostomia ). Purtroppo sappiamo tutti il perchè il dentista venga spesso snobbato. La paura è tanta, ma è anche difficile accantonare tutte le altre priorità economiche di una famiglia.

QUALE DOTTORE CURA L’ALITO CATTIVO – Quasi sicuramente il dentista potrà esservi molto d’aiuto nella diagnosi e nella cura dell’alitosi. Ma qualora lui fosse convinto che la vostra bocca sia in salute, allora il problema è da rintracciare altrove. In questi casi ci si deve rivolgere al proprio medico di famiglia, perchè ci sappia indicare uno specialista che sia in grado di rintracciare l’origine del problema e che sappia realmente curarlo.
Penso ad esempio alle cliniche apposite chiamate in tutto il mondo come “breath clinics”.
Fate una lista dei cibi che mangiate più spesso e fatela vedere ad un professionista, assieme ad eventuali pillole e cure che state assumendo. Come abbiamo detto precedentemente quello che si mangia influenza enormemente l’alito.

COME CURARE L’ALITO CATTIVO – Purtroppo non sempre l’alito cattivo è trattato con lo stesso rispetto che si dedica ad altre patologie. Non esiste una medicina magica da prendere per far improvvisamente rinsavire l’alito.

Però posso descrivervi quelle che sono le strategie più seguite e che si sono rivelate più efficaci nel tempo:

1. Pulizia della lingua. La lingua va pulita almeno due volte al giorno. La pulizia può essere fatta sia con uno spazzolino da denti che con uno spazzolino per lingua (cercate tongue brush/scraper e troverete tantissimi prodotti appositi).
Ricordate di andare in fondo. E’ quella la parte più abitata dai batteri.
Nel caso in cui non trovaste uno spazzolino linguale, allora potreste adoperare un normale cucchiaino usa e getta per il tè, ma state attenti a non ferirvi o ad ingoiare qualcosa.

Dei risciacqui veloci con un antibatterico possono essere molto utili per inibire l’attività batterica.

2. Chewing gum. Soprattutto quando la bocca diventa arida, allora torna utile masticare una gomma, preferibilmente senza zucchero. Masticare aumenta la salivazione che combatte l’azione dei batteri e ci aiuta a mantenere la bocca più pulita.
Alcune gomme da masticare contengono anche speciali ingredienti che ben combattono il cattivo odore, ma il loro effetto dura solo un paio di minuti e poi scema fino ad esaurirsi.

Prima dell’arrivo degli americani in Italia, alcuni rimedi contro l’alito cattivo erano i semi di finocchio, i bastoncini di cannella, il prezzemolo fresco. Andavano masticati proprio come una gomma.

3. Collutorio e Dentifricio. Prima di andare a letto fate dei risciacqui e de gargarismi con del collutorio. E’ possibile acquistarne diversi su piazza che riescano realmente a ridurre il cattivo odore dell’alito. Tuttavia bisogna sceglierli con cura, perchè alcuni di essi sono realizzati con degli ingredienti che vengono inattivati dai principi presenti nella maggior-parte dei dentifrici.
Se volete usare il collutorio, non fatelo immediatamente dopo aver lavato i denti con spazzolino e dentifricio.

4. Probiotici. E’ stato dimostrato che dei trattamenti probiotici, in particolare lo Streptococcus salivarius K12, sono molto utili nel combattere il cattivo odore causato dai batteri presenti in bocca.

5. Igiene Dentale. Qualsiasi trattamento non può prescindere da una sana igiene dentale che prevede sia la pulizia dei denti dopo aver mangiato che le visite occasionali dal dentista.

CIBI PER COMBATTERE L’ALITO CATTIVO – Vorrei concludere questo mio articolo con una menzione dei cibi che fanno bene all’alito e che ne combattono il cattivo odore.
Il primo alimento che mi viene in mente è il comunissimo limone.
Vanno bene anche gli altri agrumi, ma il limone si è sempre dimostrato particolarmente utile nello sconfiggere l’alitosi.
Non occorre berne una grande quantità al giorno.
Basta versarne poche gocce sul cibo che ci si appresta a mangiare.

Prezzemolo. Avete mai provato a masticare dei ramoscelli di prezzemolo?
Fatelo dopo aver pranzato o cenato.
I solfuri rilasciati dai batteri e dalla digestione dei cibi verranno in gran parte neutralizzati. La sensazione che si prova è veramente interessante. Dovete provare!

Spezie croccanti. Prima di suggerirvene alcune dovete sapere che non tutti possono consumare le spezie con sufficienza. Inoltre non a tutti può piacerne il sapore. Chi ha spesso problemi di acidità, allora dovrebbe evitare di usare le spezie come possibile cura all’alito cattivo.
Tutti gli altri possono tranquillamente recarsi dal droghiere di fiducia e comprare del cardamomo, dei semi di finocchio o coriandolo.
Queste spezie vanno masticate prima di cominciare il pasto. Gli enzimi rilasciati manterranno la bocca fresca e porteranno via gran parte del cattivo odore.

Cannella. In alternativa alle spezie è possibile comprare dei bastoncini di cannella che rilasciano degli olii capaci di uccidere i batteri che causano l’alito cattivo. Inoltre combattono la carie.

Yogurt. Conoscevate quel detto orientale che recita “Se mangi dello yogurt tutti i giorni, non ti ammalerai mai“?
In effetti lo yogurt fa molto bene al nostro organismo. Ci permette di approvvigionare il calcio necessario alle ossa ed inoltre combatte l’idrogeno solfuro, che è il principale responsabile dell’alitosi.

Vitamina C. Mangiate molta frutta. Come lo yogurt è una vera panacea. La vitamina C contenuta al suo interno (spesso presente in grandi quantità) contrasta ottimamente i gas maleodoranti.

E questo è quanto.
Per qualsiasi altro approfondimento, per delle curiosità, delle aggiunte o per lasciare una testimonianza potete scrivere un commento più in basso.
Sono sempre felice di leggervi, lo sapete! =)

Viola Dante © RIPRODUZIONE RISERVATA
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16 Commenti

  1. grande spiegazione,complimenti mi sara di moltoaiuto …grazie

  2. Grazie post molto interessante ed esaustivo, seguiro' i consigli.))

  3. Ciao volevo farti una domanda ho un dente finto che puzza da morire cosa posso fare? Grazie

  4. davvero complimenti, ottima preparazione,
    grazie 1000 per le dritte,
    davvero interessante.

  5. la storia delle gome è sbagliata

  6. la storia delle gommeè sbagliata, contengono zucchero e quelle senza zucchero asprtame, gli zuccheri sono il miglior campo per far anniadare batteri, meglio bere un bicchiere d'acqua che mangiare una gomma

  7. Ho girato tanto su internet e questa è l'unica spiegazione completa che ho trovato. Grazie, proverò con i tongue brush.

  8. Salve il mio problema di alitosi sembra ereditario mia mamma io mia figlia non sono mai riuscita a capire da cosa dipendesse …lo stesso odore che ho in bocca e anche nel naso nella saliva e strano anche nelle lacrime e nella sudorazione delle mani ..capita spesso che con un colpo di tosse espello dalla gola pezzetti di roba bianca maleodorante …questa problematica e molto fastidiosa nei rapporti con le persone e quindi si tende a isolarsi per non dare fastidio agli altri e un vero problema perché l igene e corretta vado dal dentista regolarmente …ringrazio per l interesse che vorrà darmi

  9. grazie,grazie.Emolto utile .

  10. A me capita quasi sempre che dopo aver mangiato dello yogurt mi sento un sapore come di affumicato in bocca. Da cosa può dipendere?

  11. mia madre ha risolto il suo problema di alitosi con il Sanaplax. è un prodotto naturale e in famiglia siamo rimasti sorpresi della sua efficacia. lo consiglio davvero. per chi fosse interessato questo è il sito http://www.sanaplax.com

  12. Alitosi fin da bambino. A 45 anni, dopo vari inumani tentativi, ho provato a mangiare insalata tutte le sere prima di coricarmi. Funziona! Meglio se verde (clorofilla) e con sedano e avocado.
    Ora sto provando acqua e limone al mattino, e pare l'alito sia ancora migliorato.
    Ho smesso con il formaggio e devo smettere con il cappuccino.
    Io, per quello che mi riguarda, direi:
    insalata verde, sedano, mela verde, avocado. Un green mix che migliora notevolmente l'alito;
    Caffè, formaggio e latte: da evitare come la peste;
    Vino qualche bicchiere, ma non troppo;
    acqua e limone al mattino, assolutamente si;
    spazzolare la lingua;
    La clorofilla è il principale nemico dell'alitosi. Provate le goccie.
    Pasta e pane assolutamemnte integrali e non alla sera.
    Con un ex alito pestilenziale come me funziona.

  13. ciao e grazie ! è l'unico sito che ho trovato abbastanza esauriente. Tra tutti i vari fattori scatenanti la mia alitosi, credo,(secondo un'autodiagnosi) che il mio fattore principale sia la bocca perennemente asciutta. Volevo chiederti che cose si puo' fare ?
    Grazie

  14. Finalmente un articolo completo! Grazie infinite