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Punto G. Superstizione o realtà? Facciamo il punto!


Certamente la denominazione punto G è la più rinomata, ma mi sembra doveroso rendere omaggio al dottor Ernst Gräfenberg (ginecologo tedesco) che per primo lo descrisse.

Cos’è?
Il punto G è una specifica zona della vagina, grande quanto una monetina, particolarmente delicata ed irrorata da molti nervi sensibili al tatto.
Ne consegue che una corretta stimolazione provoca alla donna un piacere inaspettato e particolarmente libidinoso.
Peccato che sia situato in una zona anatomicamente poco facile da stimolare.

Dove si trova?
Lo possiamo collocare nella parete anteriore della vagina, ad una profondità di circa 5/8 cm. Per farci un’idea migliore della sua posizione, immaginiamolo alle spalle del clitoride.

Ci sono tracce storiche?
Nella cultura orientale ad esempio vi sono alcuni disegni e testi che spiegano come oltre al clitoride, nella donna, sia possibile sollecitare un altro organo per arrecarle piacere. Questo punto era noto come “punto del sole” o “punto del piacere” (solo il nome ne era un programma).

Confutazioni scientifiche?
Ok, ho dato per scontato che il punto G esista. Sarei dovuta partire dalle prove scientifiche, quali biopsie ed altro. Diciamo che sono stati fatti tanti studi su delle donne “vive” ed hanno dato conferma dell’esistenza di questo punto, anche fotografandolo. Ad ogni modo, l’American Journal of Obstetrics and Gynecology, in quella che si potrebbe definire una trovata pubblicitaria, ha contestato l’esistenza di tale zona erogena portando ad esempio che, su 21 autopsie in nessuna si sia mai trovata una zona che presentasse una densità maggiore di nervi.

Il punto G aiuta “l’eiaculazione” femminile?
Se durante un rapporto il punto G viene correttamente e costantemente stimolato, l’utero si contrae e queste contrazioni sublimano in un liquido chiaro simile a quello seminale prodotto dalla prostata, anche nella funzione protettiva verso gli spermatozoi.

Cosa si prova?
Fondamentalmente piacere! Un piacere che termina in un orgasmo molto profondo, più del solito. Contrazioni e spasmi muscolari (perivaginali) sono meglio marcati e spesso si può anche provare una sensazione di spinta verso l’esterno. Per il resto si hanno battiti accelerati, fiato corto e una sensazione di calore diffusa per tutto il corpo.

Come stimolare il punto G?
La zona da stimolare è quella anteriore della vagina. Non bisogna andare troppo in profondità. Due dita vanno benissimo. Infilatele, meglio se umide, dentro la vagina e cercate di solleticarla facendo con le dita dei gesti simili al “vieni qui”.
Ricordatevi che il punto G, quando stimolato, ha si e no le dimensioni di una piccola moneta . Le sollecitazioni meccaniche fan si che quella zona si gonfi a seguito dell’afflusso di sangue e cambi leggermente struttura rendendosi simile ad un bottoncino che sporge.
Solitamente nella gran parte delle donne sono necessari lunghi preliminari e buone stimolazioni sessuali prima che il punto G possa entrare in gioco procurando loro piacere ( in alcuni casi estremi anche uno stato alterato di coscienza…in altri niente di che).
Questo vuol dire che a voi maschietti serviranno un paio di pile a lunga durata per portare ad alti giri la vostra compagna.

Posizioni che favoriscono la stimolazione del punto G
Dimenticate la posizione del missionario. Lei deve stare sopra, meglio se vi da le spalle. Ottima è anche la posizione con lei sdraiata (pancia sotto), magari con un cuscino sotto l’anca, e voi posizionati come bravi soldatini dietro (il vostro pene sarà direzionato proprio contro la parete anteriore della sua vagina). Un’altra posizione utile è con voi sdraiati e lei che si accovaccia di terga (dandovi le spalle) sopra di voi e comincia a salire e scendere. In questo caso il suo punto G verrà stimolato ad ogni penetrazione, ma è una posizione stancante ed impegnativa.

Esiste qualcosa del genere negli uomini?
Non proprio. Gli uomini non possiedono un fascio di terminazione nervose particolarmente recettivi al rapporto sessuale. Ma una nuova esperienza potrebbe essere quella di stimolare tramite l’ano ( zona abbastanza sensibile ed erogena) la prostata. (ne parliamo qui >>)

Chi sono? admin

Dopo il trasferimento del sito da un lido all'altro gli archivi hanno preso vita propria e sotto questo profilo sono stati raggruppati un sacco di articoli a tema eterogeneo. E' una sorta di "profilo comune" o "profilo ignoto" o "di prova". Venitemi a trovare su Salute e Benessere, dove è tutto più organizzato e più professionale.

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5 Commenti

  1. Ottimo articolo, ben argomentato… come pochi altri

    Complimenti,
    Kristalia

    Ps: purtroppo, per commentare ho dovuto loggarmi con blogspot, ma il mio blog non è lì.

    http://www.stratisustrati.com/blog

  2. complimenti.. descrizione molto accurata ed esplicita..

  3. io sopra non provo piacere, come mai?? è normale?

  4. io sopra ci spazio…………

  5. incredibile ma vero esiste ed è un piacere estremamente stupendo…….