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Mangiare Sano Fuori Casa: I Consigli Per Una Alimentazione Corretta E Salutare. Ottima Per Mantenere La Linea

Mangiare Sano Fuori Casa: I Consigli Per Una Alimentazione Corretta E Salutare Quando ho realizzato l’articolo DIMAGRIRE, pensavo di avervi dato tutti i suggerimenti di cui fossi in possesso.
La guida è veramente lunga. Probabilmente questo mi ha tratta in inganno.
Infatti proprio questa mattina ho pensato: e chi non potesse mettere in pratica i miei consigli? Cosa posso suggerire a chi mangia spesso fuori casa e per questo non riesce a tenere il conto delle calorie che ingerisce?

Urge subito un approfondimento!

Eccomi qui, quindi, a realizzare una guida snella ed utile che vi possa suggerire cosa scegliere e come mangiare, quando non siete a casa durante la pausa pranzo.

E’ una situazione molto diffusa.
Il pranzo a casa è roba per pochi fortunati.
Pensate che gli italiani, costretti ad arrangiarsi in qualche modo per il pranzo, sono circa 12 milioni.
Praticamente un popolo che tutti i giorni, tra le 12:30 e le 13.00, si mette in cammino verso bar, mense aziendali, ristoranti o distributori self service.

Il tempo a disposizione è sempre risicato.
Si ordina in fretta e furia e si mangia ancora più velocemente.
Masticare è quasi un optional. Si manda giù tutto, magari con una bibita gassata.
Praticamente tutto il contrario di quello che si dovrebbe fare per stimolare normalmente il senso di sazietà.

Dopo qualche mese ci si ritrova con uno o due chili in più (mi sono tenuta bassa con i chili presi).

Mangiare Sano Fuori Casa: Le regole valide sempre

Prima di analizzare caso per caso cosa scegliere da mangiare, lasciate che vi metta in evidenza quelle semplici regole che fanno realmente la differenza e che vi tengono in salute e più a lungo.

1. Il Tempo. Molti degli errori che si fanno in campo alimentare sono dovuti ad una cattiva gestione del tempo. Per questo si rivela estremamente utile evitare i bar o i ristoranti molto affollati.
Meglio aver preparato con largo anticipo il proprio pasto. Ad esempio una insalata fatta in casa.
Un discorso analogo lo devo fare per la scelta del luogo e la voracità.
Poter mangiare lentamente vi aiuta a tenere lontana la fame nervosa, vi farà sentire più sazie e riuscirete a lavorare meglio (mi riferisco a quella sensazione di gonfiore e sonnolenza post pranzo), perchè gli enzimi contenuti nella saliva, avranno tutto il tempo di agire e di sfoltire il lavoro a carico dello stomaco.

2. Per chi è a dieta. Se siete a dieta e non potete prepararvi il pasto previsto dal calendario, allora provate almeno a scegliere la portata che più si avvicina a ciò che avreste dovuto mangiare.

3. Porzioni. Il fatto di non essere in casa non deve essere un alibi per abbassare la guardia. Anzi, dobbiamo tenerla bella alta. Prima di metter mano a forchetta, controllate sempre che la porzione dinnanzi a voi sia orientativamente quella giusta. Le dimensioni del piatto coincidono con quello di casa vostra? Spesso nei ristoranti i piatti sono più larghi. Ciò ci fa credere di mangiare meno del solito. Ma non è così. State attente.

4. Un orecchio al metabolismo. Per mantenere il metabolismo piuttosto sveglio e pimpante, a dispetto di uno molto lento, provate a mangiare 5 volte al giorno. Sapete come si dice: poco, ma spesso! Ai tre pasti canonici, aggiungete due spuntini (un frutto può andar bene).

Mangiare Sano Fuori Casa: Cosa scegliere al ristorante o in pizzeria o in una panineria?

I locali autoctoni o esotici nei quali ordinare dei panini o dei pasti da portare via sono veramente tanti.
Cercherò di farne una carrellata.
Ma cominciamo con il classico ristorante italiano.

Ristorante italiano. Nei ristoranti i primi piatti sono quasi sempre troppo conditi. Più il piatto e buono e più la cliente tornerà. Quindi evitate il primo piatto e passate direttamente al secondo. Magari potreste cominciare con una insalata condita con poco olio di oliva o, al posto dell’insalata, potreste scegliere del prosciutto crudo o della bresaola. Anche una insalata di mare non sarebbe niente male. Ma occhio sempre all’olio!
Non metterlo sarebbe un errore.
Metterne troppo sarebbe una tragedia.
Ricordate che mangiare una insalata scondita non aiuta a spegnere lo stimolo della fame. I grassi contenuti nell’olio richiedono una digestione più laboriosa e ci permettono di alzarci da tavola con un maggiore senso di sazietà.

Per quanto riguarda la carne o il pesce, scegliete sempre delle portate che siano cotte in modo semplice.
Quasi sempre la carne di maiale costa qualcosina meno di quella bovina. E non è vero che la carne suina sia a priori più grassa di quella bovina. I due tipi di carne sono equivalenti. Stesso discorso vale per gli insaccati (prosciutto, ad esempio).

Ed i dolci?
E’ decisamente meglio stare alla larga da quelli elaborati. Tutte le volte che vedete creme e panna, tutte le volte che sentite l’odore del liquore, sappiate che avete di fronte una bomba calorica.
A loro è meglio preferire una macedonia di frutta fresca o un sorbetto o una pallina di gelato.

Pizzeria. Gli Elio e le storie tese cantavano “Una pizza in compagnia, una pizza da solo, un totale di due pizze …”. Ma la pizza da sola costituisce un pasto completo. Non richiede antipasti (quindi no al “fritto misto”, etc …), nè secondi, nè tanto meno dolci. Potete passare direttamente al caffè.
Una pizza semplice, ad esempio la margherita (delicatissima e buona), è da preferire a quelle troppo condite. Ecco magari associare una insalata di mare ad una margherita potrebbe essere un ottimo piatto unico. Salutare e ricco di contenuti.

Al Bar. Solitamente è più facile che al bar si consumi una colazione. Tuttavia c’è anche chi va a prendere in fretta e furia uno o due pezzi di tavola calda da consumare all’ora di pranzo.
Le cose da dire sul bar sono molte. Soprattutto per me che sono una siciliana e che vivo il bar come luogo di aggregazione.

Viaggiando ho notato che molti bar propongono una colazione curiosa: spremuta d’arancia + cappuccino.
Evitatela!
Oltre a miscelare sapori alquanto diversi, è uno schiaffo allo stomaco.
All’interno del succo è infatti presente l’acido citrico. Esso attacca le proteine del latte e ne facilita la coagulazione. In questo modo la digestione rallenta ed è necessario maggior tempo per assimilare la colazione.

Colazioni ottime, invece, sono quelle che prevedono uno yogurt al naturale con dei cereali in aggiunta. O un toast al prosciutto ed una spremuta d’arancia. O un bicchiere di latte con due fette biscottate integrali con un velo di marmellata sopra. O un uovo accompagnato da una fetta di pane integrale. Insomma, credo di essermi spiegata bene.

Un piccolo approfondimento lo devo dedicare al caffè.
Noi italiani lo prendiamo quasi sempre e dovunque.
Molte volte, quello del caffè al bar con i colleghi, è un rituale difficile da saltare.
La caffeina contenuta al suo interno (la troviamo anche nel the) è un vero tonico che stimola il cuore e l’intelletto, aumentando la concentrazione.

Il caffè va bevuto sempre a stomaco pieno. Mai a digiuno.
Inoltre non andrebbero superate le tre tazzine al giorno.
Specie in menopausa la caffeina gioca un ruolo importante nella eliminazione del calcio attraverso le urine, aumentando il rischio di osteoporosi.

Un altro alimento classico del bar è il tramezzino.
Evitatelo assolutamente perchè quasi sempre contiene al suo interno la maionese o altre salse particolari.
Meglio prendere un panino con mozzarella e verdure.
Optate per un pane piuttosto duro. Questo richiederà una maggiore masticazione, che si tradurrà in un maggiore senso di sazietà. I panini freschi vanno giù troppo velocemente.

La pizza al trancio nasconde delle insidie. Infatti per mantenerla morbida i panificatori tendono ad usare strutti o altri grassi, che appesantiscono la digestione oltre a caricarci di calorie.
Come la piadina al prosciutto crudo e al formaggio. Contiene al suo interno lo strutto ed oltre ad essere abbastanza calorica (350 calorie per 100g) è anche estremamente laboriosa da digerire.

Un discorso simile lo devo fare a proposito delle insalate di riso già pronte.
Quasi sempre sono ricche di olio per evitare che i semi si secchino. Inoltre si corre il rischio che l’insalata non sia più tanto fresca.

Molto bene l’accoppiata prosciutto e melone. Accompagnati da un panino sono un ottimo primo piatto.
Il melone è ricco di potassio  e bilancia perfettamente il sodio contenuto all’interno del prosciutto. In più la vitamina C presente all’interno del frutto migliora l’assorbimento del ferro.

Il Giapponese. Per chi ama il pesce crudo, il giapponese può rivelarsi una vera benedizione. Solitamente i menù sono molto leggeri e sani, se il pesce è fresco. Non è presente il pane. Al suo posto c’è il riso bianco. Lo si può accoppiare a delle verdure, ma attente perchè il riso è pur sempre un carboidrato. Inoltre devo ricordare che, se da un lato il pesce crudo mantiene tantissimi principi nutritivi che solitamente vengono distrutti duranti la cottura, carne, pesce e uova crudi potrebbero nascondere pericoli come la salmonella,  il campilobacter, il clostridio, ed altri microrganismi patologici per l’uomo.

Il Kebab. Lo adoro! Lasciatemi esordire con questa frase.
E’ delizioso ed anche povero di grassi, perchè tutti quelli presenti nella carne si sciolgono e colano alla base dello spiedo. Mangiarne uno senza salse e solo con della insalata come imbottitura, non può che far bene.

Il Cinese. La cucina cinese è una vera insidia. Infatti sono tantissime coloro che si risvegliano l’indomani con un senso incredibile di pesantezza, bruciore allo stomaco, mal di testa, emicrania e nausea.
Questa condizione è comunemente conosciuta come sindrome da ristorante cinese.
La trappola scatta tutte le volte che non si riesce a resistere alla tentazione di mangiare la salsa sul fondo del piatto. Essa contiene amido di mais o di patate e glutammato di sodio. Proprio quest’ultimo, se assunto in dosi eccessive, può dare nausea, emicrania, etc…
Meglio ordinare piatti semplici come gli spaghetti di soia con verdure. Provate anche i funghi cotti nel wok. La carne con bambù è OK.

L’Africano. La cucina africana è notoriamente pesante e squilibrata. I suoi piatti sono poveri di verdure fresche e di principi nutritivi. Va bene una volta ogni tanto, ma solo come sfizio.

Autore: Viola Dante © RIPRODUZIONE RISERVATA
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