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Varici e Vene Varicose: Cause, Fattori di Rischio, Sintomi, Cure e Trattamenti

Il termine vene varicose o varici è utilizzato per descrivere quelle vene che si allargano e si contorcono su se stesse a causa di una modificazione di tipo regressivo delle pareti venose.
In realtà esisterebbero termini più specifici: varicosi; malattia varicosa. Ma “Vene Varicose” è quello più utilizzato dalla popolazione.

Qualsiasi vena in potenza può degenerare in una varicosi. In ogni caso le vene delle gambe e dei piedi sono quelle colpite con una maggiore incidenza.
Pensandoci tutto questo ha una sua logica, visto che l’uomo per svolgere molte delle sue attività deve stare in piedi. E ciò aumenta la pressione a carico delle vene che si trovano negli arti inferiori.

Purtroppo non posso rassicurare tutte voi che mi state leggendo.
Se è vero che per la maggior parte delle persone le varici e le vene del ragno – comune e piccola diversificazione delle varicosi – sono spesso solo un problema estetico, un inestetismo che deturpa la bellezza delle gambe, per altre sono un problema di SALUTE.
Infatti non sono rari i casi nei quali le varicosi causino dolore e malessere.
Più raramente, invece, le vene varicose possono essere collegate a problemi circolatori. Ed in questo caso il quadro clinico si fa estremamente serio.

I SINTOMI – Molte volte le varici non causano dolore. In questi casi più fortunati gli effetti della varicosi sono:

  • vene che diventano molto più visibili e di colore bluastro o di un violaceo scuro;
  • vene che sporgono attraverso la pelle e che si contorcono come una corda;

In altri casi, quando causano dolore al soggetto colpito, ad esse corrisponde tutta una sintomatologia:

  • crampi dei muscoli delle gambe;
  • dolore alle gambe, che peggiora dopo esser state sedute nella stessa posizione o in piedi a lungo;
  • gambe che palpitano;
  • gambe che sudano nella loro parte più bassa;
  • gambe doloranti;
  • gambe in fiamme (sensazione di bruciore);
  • prurito attorno una o più vene;
  • sensazione di pesantezza delle gambe;
  • ulcerazioni della pelle vicina alle caviglie (sintomo molto allarmante che punta l’indice contro una probabile cattiva circolazione);

Le vene del ragno sono simili alle vene varicose, ma poco più piccine. Se ne conoscono di diverse dimensioni. Solitamente si trovano in prossimità della superficie della pelle e spesso presentano una pigmentazione rossa o bluastra.
Si trovano prevalentemente sulle gambe, ma possono comparire anche sul volto.
Il loro nome è dovuto alla loro incredibile somiglianza con le ragnatele.

Sebbene rare, in aggiunta, esistono delle complicazioni molto dolorose.
Mi riferisco in primis alle ulcere che possono comparire sulla pelle in prossimità delle varici.
Si manifestano inizialmente con un puntino sbiadito e poi si trasformano in dolorose chiazze rosse. Rivolgetevi immediatamente ad un medico se avete il sospetto che si stia manifestando una ulcera alla pelle.

Un’altra complicazione a carico delle vene varicose sono i coaguli di sangue. In questi casi è necessario rivolgersi immediatamente alle attenzioni di un dottore. Se la gamba dovesse gonfiarsi improvvisamente, recatevi al pronto soccorso più vicino.

CAMPANELLI D’ALLARME – Grazie al confronto e alle testimonianze di molte donne, è possibile dire che esistono dei sintomi da preallarme:

LE CAUSE – Per capire cosa non vada ed il perchè, dobbiamo prima fare una breve descrizione del sistema circolatorio. Esso è composto dal cuore, dal sangue e da un sistema di trasporto costituito da arterie e vene. Le arterie trasportano il sangue dal cuore ai tessuti. Le vene, invece, lo riportano al cuore dopo che è avvenuto lo scambio gassoso e dei nutrienti.

Ma perchè il sangue possa fluire dalle gambe verso il cuore, esso deve lottare contro la forza di gravità e si può avvalere di una pressione molto scarsa, che nulla ha a che vedere con quella che caratterizzava il sangue nelle prime fasi della sua diffusione: dal cuore ai tessuti.
Questo ostacolo è brillantemente superato grazie alle caratteristiche elastiche delle vene e alla contrazione della muscolatura presente nelle gambe, che spinge e spinge verso l’alto il sangue, proprio come le nostre dita che cercano di raccattare l’ultimo dentifricio rimasto all’interno del tubetto. Ma per evitare che il sangue non torni indietro, ci sono delle piccole valvole che ne impediscono il reflusso e che permettono al fluido di procedere in un’unica direzione: avanti.

Detto questo, passiamo alle cause. Esse sono principalmente due, ma non dimentichiamo che la genetica gioca un ruolo di primo piano:

L’Età. Con il passare del tempo le vene possono perdere la loro elasticità. Stessa sorte può toccare alle loro valvole (così importanti per evitare il reflusso sanguigno). Allora il sangue torna poco alla volta indietro e preme contro le pareti venose.
E’ così che le vene si trasformano in varici, il cui colore scuro dipende dal fatto che il sangue presente nei canali venosi sia quello deossigenato.

La Gravidanza. Se da un lato aspettare un bambino è un evento immensamente ricco di gioia, dall’altro è anche una condizione che mette sotto notevole sforzo il corpo. Alcune donne maturano le vene varicose proprio durante la gravidanza.
Questo accade perchè il volume sanguigno all’interno del corpo aumenta, ma diminuisce l’afflusso di sangue dalle gambe alla cintola pelvica.
Tale modifica è congeniale per supportare la crescita del feto, ma può presentare anche degli aspetti negativi: le vene tendono ad espandersi, a causa della pressione esercitata dall’utero, e ad andare incontro alla varicosi.
L’unico aspetto positivo è che le varici apparse durante la gravidanza, solitamente migliorano poco a poco senza trattamenti medici (a partire da circa tre mesi dopo il parto).

FATTORI DI RISCHIO – Se la gravidanza e l’età sono tra le cause più evidenti, ci sono anche dei fattori di rischio che espongono alcune donne più di altre alle vene varicose.

Il Sesso. Le donne sono maggiormente esposte alla varicosi. I cambiamenti ormonali ai quali siamo sottoposte durante la fase premestruale, eventuali gravidanze o la menopausa, sono tutti fattori di rischio che non si possono trascurare. Infatti gli ormoni femminili hanno la tendenza a rilassare le pareti dei vasi venosi. Quindi il sottoporsi a terapie ormonali o l’assumere dei contraccettivi orali aumentano il rischio di sviluppare varici.

La Genetica. La storia famigliare ci insegna molto. Spesso guardando indietro è possibile prevenire e diagnosticare in tempo certi mali, che altrimenti richiederebbero tutta una serie di test e prove preliminari prima di essere scoperti.
Se qualche membro della vostra famiglia (vostra madre, nonna, zia, etc..) soffre di vene varicose, esiste una possibilità di soffrirne TANTO più grande quanto il legame sanguigno con quella persona è vicino.

L’Obesità. Essere in sovrappeso carica le vene di altra pressione. Un soggetto obeso che sta in piedi o seduto nella stessa posizione per un lungo periodo di tempo è sicuramente più esposto a problemi di circolazione e reflusso sanguigno venoso.

PRIMA DI UNA VISITA MEDICA – Nel caso in cui la vostra condizione vi preoccupasse, sarebbe meglio che uno specialista vi possa osservare così da suggerirvi i migliori trattamenti da seguire. Egli dovrà come prima cosa osservare le vostre gambe nude e sicuramente vi farà un pò di domande sul vostro stile di vita e su quella che è l’esperienza della vostra famiglia con le varici.

Lo specialista delle vene si chiama “flebologo“, ma potreste anche consultare un chirurgo vascolare o un medico che cura le condizioni della pelle (dermatologo).
Ecco cosa potete fare per arrivare molto preparate all’appuntamento:

  • prendete nota dei sintomi che avete accusato negli ultimi periodi. Scrivete anche di eventuali mal di testa o dolori allo stomaco. Riportate tutto. Pure quello che pensate non possa c’entrare nulla con le vene varicose;
  • raccogliete tutte le informazioni personali che potrebbero servire al dottore: storia famigliare, stile di vita, etc;
  • create una lista di tutte le medicine ed i trattamenti che state assumendo da qualche mese a questa parte. Non omettete nulla. Scrivete anche di eventuali integratori vitaminici, proteici o barrette sostitutive del pranzo (prodotti dimagranti);
  • mettete nero su bianco tutti i dubbi. Scrivete tutte quelle domande che vi piacerebbe rivolgere al medico. Sarà suo dovere rispondervi. Non siate timide;

Cosa potrebbe chiedervi il dottore?

  • Quando ha notato per la prima volta la comparsa delle vene varicose?
  • Le fanno male? Dove in particolare? Il dolore è acuto o sopportabile?
  • C’è qualcosa (una attività fisica, un lavoro o altro) che sembrerebbe migliorare i sintomi?
  • Ha notato se i sintomi peggiorano a seguito di una specifica situazione? Quando la stanchezza o il dolore aumentano?

Consiglio. Il vostro dottore e voi possibilmente non vi conoscete. Passerete insieme soltanto un paio di minuti, quindi pensate in maniera scrupolosa a tutte le informazioni che potrebbero servirvi.

Ecco un campione di domande che potreste fare al medico specialista:

  • Che cosa ha scatenato la comparsa delle mie vene varicose?
  • E’ possibile che ci siano altri fattori ad esse correlati?
  • Che tipo di esame mi suggerisce di fare?
  • E’ possibile trattare le varici? Come?
  • Ci sono alternative all’approccio che Lei mi sta suggerendo?
  • Le cure potrebbero interferire con altri farmaci che assumo?
  • Dovrò modificare il mio stile di vita? C’è qualcosa che non dovrei più fare?
  • Posso documentarmi di più sull’argomento? Avrebbe dei canali di informazione da suggerire: siti internet, brochures, particolari fotocopie, etc…?

DIAGNOSTICARE LE VENE VARICOSE – Per diagnosticare le vene varicose è necessario un esame fisico durante il quale il medico specialista esaminerà le gambe e le sottoporrà ad un pò di stress per vedere come reagiscono.

A parte questo genere di visita è anche richiesto solitamente un test ad ultrasuoni che mette alla prova le valvole venose e ne evidenzia funzionalità e lacune. Inoltre è molto importante per evidenziare la presenza di eventuali coaguli di sangue. E’ un esame per nulla invasivo. Ci si stende. Un pò di gel viene applicato sulle gambe. E poi un trasduttore accarezzerà le vostre gambe. Il gel è importante perchè elimina eventuali bolle d’aria presenti tra il trasduttore e le vostre gambe.
Quindi gli ultrasuoni vengono tradotti in immagini e l’ecografia viene letta dal medico.

PRIMA DELLA VISITA DAL MEDICO – Fino a quando non potrete vedere un medico, evitate di stare sedute nella stessa posizione o in piedi per più di 30 minuti.
Se siete sedute, alzate le gambe in modo da favorire la circolazione venosa verso il cuore ed evitate assolutamente di indossare scarpe e calze strette e scomode.

FARMACI E TRATTAMENTI – Prendersi cura delle proprie varici non è molto difficile. Basta soltanto farci l’abitudine e compiere tutta una serie di scelte salutari. Anche un eventuale intervento ospedaliero è generalmente trattato con degenza ambulatoriale.

Casi Meno Preoccupanti

Fai-Da-Te. Perdere peso, non indossare abiti stretti, tenere le gambe alzate, evitare di stare per lunghi periodi sedute nella stessa posizione o in piedi, sono tutti piccoli accorgimenti che si possono prendere e che riescono da soli a ridurre il dolore delle vene varicose e a prevenirne il peggioramento.

Calze Contenitive. Sono una vera manna per coloro che devono trascorrere molte ore in piedi o in posizioni coatte. Si indossano e quasi ci si dimentica di averle. Premono costantemente contro le gambe ed aiutano i muscoli e le vene delle gambe a spingere il sangue in avanti e con efficienza (una pressione di 30-40 mmHg ha dimostrato di correggere il gonfiore). Se ne possono acquistare di diverse. Il loro grado di contenimento varia da calza a calza a seconda del marchio. Si differenziano anche per colori e stili.
Si acquistano in delle farmacie o negozi di forniture mediche.

Prima di acquistarne un paio dovete assolutamente assicurarvi come vi calzino.
Voi o la vostra farmacista di fiducia potrete facilmente prendere la misura della vostra gamba e poi rivolgervi alla calza contenitiva più adatta alle vostre esigenze.
In ogni caso sullo scatolo vengono riportate molte informazioni.
Ricordate soltanto che la calza deve comprimere, ma non risultare stretta. Bisogna aiutare la circolazione, non fermarla!
In alcuni casi  (mani deboli o artriti) potrebbe risultare difficile indossare le calze contenitive. In questo caso ci sono degli strumenti che rendono più facile indossarle.

Medicina alternativa. Sono venuta a conoscenza di un’erba che dovrebbe aiutare il corpo in caso di insufficienza venosa dovuta alla presenza di varici. Si tratta dell’estratto dai semi di ippocastano. L’intruglio dovrebbe sgonfiare le vene varicose e diminuirne i sintomi. Prima di provarlo parlatene con il vostro medico di fiducia.

Condizioni Più Preoccupanti (Gonfiori anomali e Sanguinamenti)

Nel caso in cui le varici non rispondessero bene alle cure fai-da-te ed alle calze contenitive, allora si potrebbero prospettare tutta una serie di interventi più decisivi:

Scleroterapia. Si tratta di una procedura nella quale il dottore inietta all’interno delle vene varicose, piccole e di medie dimensioni, una soluzione che cicatrizza e occlude queste vene, e subito dopo si comprime la zona con dei bendaggi elastici per favorirne l’immediata cicatrizzazione evitando la formazione dei trombi. Dopo un paio di settimane dal trattamento le varici dovrebbero sbiadire e stringersi. Non è raro che una vena richieda più iniezioni. In tutti i casi la scleroterapia risulta molto efficace se eseguita correttamente. Inoltre non richiede anestesia e può essere eseguita all’interno dell’ambulatorio medico.

Chirurgia Laser. Grazie all’evolversi costante delle tecnologie i dottori possono usare il laser per trattare anche le più piccole vene varicose e le vene del ragno.
Attraverso delle potenti vampate di calore, e senza la necessità di incisioni o aghi, il laser fa sparire piano piano le varici.

Cateterismo – Questa tecnica è molto efficace, ma un pochino invasiva. Il dottore inserisce un tubo sottile (catetere) all’interno di una vena e naviga fino a quando non giunge in prossimità della vena varicosa. Una volta arrivato a destinazione il catetere (la sua punta) emette calore e la vena collassa. Si preferisce questo trattamento nel caso di vene varicose piuttosto grandi.

Stripping Venoso. Si tratta di una procedura che mi impressiona molto, anche se è eseguita in day hospital nella maggior parte dei casi. Come si può intuire facilmente dalla locuzione che descrive la procedura, una lunga vena viene completamente rimossa attraverso delle piccole incisioni. Lo si può fare perchè all’interno delle gambe ci sono delle vene più profonde che continuano nell’opera di recupero del sangue venoso e del suo trasporto verso il cuore.

Flebectomia. Il dottore rimuove le varici più piccole attraverso una serie di iniezioni sottili, che ancorano le vene, e delle pinze speciali. E’ una procedura effettuata in regime ambulatoriale. Non richiede una anestesia generale, né una sala operatoria. I segni dell’intervento sono solitamente poco visibili. Guardate il video.

Operazione Endoscopica Alle Vene. Si ricorre a questo genere di intervento solo se le vene varicose sono in uno stato tale da aver generato delle ulcere alle gambe. Viene inserita una sottile videocamera all’interno della gamba che permette di visualizzare con precisione le varici più vicine. Queste vengono poi rimosse attraverso delle piccole incisioni.

Tutti i trattamenti descritti in questo articolo sono efficaci, ma non definitivi. Infatti è possibile che le vene varicose si ripresentino. Dipende tutto dalla predisposizione e dal tipo di vita che si conduce. A tal proposito vorrei consigliarvi delle regole di vita grazie alle quali è possibile convivere ottimamente con le varici.

RIMEDI NATURALI E STILE DI VITA – Al di là delle cure mediche ci sono tutta una serie di misure e accorgimenti che possiamo mettere in campo per diminuire il disagio creato dalle vene varicose.
Ecco cosa si può fare:

Abbigliamento. I tacchi alti (quelli sopra i 10 centimetri) vanno assolutamente evitati. Le scarpe basse sono l’ideale perchè i muscoli delle gambe possono lavorare in maniera precisa e puntuale. E ciò si ripercuoterà anche sulla circolazione sanguigna e sulle varici.
Analogamente alle scarpe è sconsigliato indossare abiti stretti attorno alla vita o all’inguine o alle gambe.

Dieta Equilibrata. Una dieta ricca di vegetali e frutta, povera di sale e che non ecceda con i grassi è l’ideale per mantenere sotto controllo l’ipertensione, la ritenzione idrica ed i chili in eccesso.

Esercizio. Il vostro scopo per i giorni a venire sarà quello di mettere il più possibile le gambe in movimento. Camminare è un ottimo esercizio per stimolare la circolazione e per mantenersi in forma.

Peso. Se siete in sovrappeso cercate di dimagrire e perdere i chili di troppo che sottopongono le vene delle gambe ad una pressione maggiore.

Posizioni Viziate. E’ bene imparare ad evitare di trascorrere troppo tempo in piedi o sedute sempre nella stessa posizione. Cercate di muovervi e di cambiare almeno posizione ogni 30 minuti.

Sollevare Le Gambe. Per migliorare la circolazione imparate a concedervi delle breve pause giornaliere per portare le gambe in alto rispetto al cuore. Ci si potrebbe ad esempio sdraiare su un divano e porre le gambe su tre o quattro cuscini.

PREVENZIONE – Non c’è modo per poter impedire CON CERTEZZA la comparsa delle vene varicose. Però possiamo spenderci per migliorare al massimo la circolazione sanguigna ed il tono dei muscoli delle gambe. Queste cose riducono notevolmente il rischio di maturare delle varici. Quindi mantenetevi in forma, mangiate sano… insomma seguite tutti i consigli che abbiamo elencato sopra per trattare le vene varicose.
Sono l’unica forma di prevenzione di cui disponiamo.

Vi lascio alla visione di un ottimo video sullo yoga. E’ in inglese, ma potete ugualmente apprezzarne visivamente gli esercizi:

Autore: Viola Dante © RIPRODUZIONE RISERVATA
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